martedì 11 novembre 2014

Fare o non fare l'illustratore?

Qualche giorno fa ho ricevuto la mail di una ragazza che si trova ad un bivio e deve fare una scelta: mi concentro sul crearmi una carriera nell'ambito di quello che ho studiato negli ultimi anni - nel suo caso lingue -  oppure faccio l'illustratrice che è la mia passione? Ora, non sono in grado di valutare il mercato in ambiti diversi da questo, quindi non so dire cosa sia meglio o peggio. 

Posso però fornire un quadro di quello che è l'ambiente di lavoro per un disegnatore ed è quello che ho cercato di fare.


Mi sembrava potesse essere utile anche per altri e così la pubblico qui :)





Ciao ***,

spero di poter essere d'aiuto. Ho visto la selezione di immagini che mi hai inviato e i tuoi siti.
Ho visto che hai già presente che la carriera dell'illustratore freelance richiede tempo e costanza (soprattutto per ingranare con uno stipendio regolare che permetta di vivere autonomamente), quindi spendo due parole su alcuni punti generali prima di concentrarmi su consigli più specifici perchè se, come mi hai detto, sei ad un bivio, trovo giusto che tu abbia quanti più elementi possibili per valutare la situazione e scegliere cosa fare.

1) Un disegnatore può muoversi in un mondo di offerte e possibilità veramente ampio, specialmente se riesce ad essere abbastanza flessibile. Possiamo lavorare per riviste, libri, carte da regalo, adesivi da parete, pubblicità, giocattoli, animazione, fumetto e tutto ciò che usa l'immagine come mezzo espressivo.
Con flessibile non intendo dire che tu debba cambiare stile da un lavoro all'altro. La cosa migliore è disegnare sempre nel modo che ci viene più spontaneo, che sentiamo più vicino a noi. Ovvio, cercando di adattarsi al contesto, ma senza snaturarsi perché altrimenti gestire enormi moli di lavoro può risultare davvero difficile: quando ci sentiamo forzati tutto diventa più lento e complicato, siamo tesi e quasi mai soddisfatti del risultato.

2) Il mercato è vastissimo. Ma anche noi siamo tantissimi. Gli editori ora possono scegliere in un bacino di talenti veramente ampio e su internet possono facilmente lavorare con illustratori di tutto il mondo. Ed è vero anche il contrario, soprattutto essendo tu laureata in lingue hai davanti enormi possibilità per lavorare anche all'estero (esperienza molto spesso consigliata, il mercato italiano ha tutta una serie di problemi che troppo spesso tendono a saltare fuori). Quindi hai davanti a te centinaia di migliaia di clienti da contattare, ma ovviamente ricorda che per farti notare devi poter emergere fra i tantissimi colleghi. Per fare in modo che questo sia possibile le cose da tenere a mente sono:

- Non fare un portfolio unico. Ad ogni cliente un diverso portfolio, con una selezione di immagini specifica per il tipo di lavoro che vuoi fare con loro. Difficilmente un portfolio generico ottiene una risposta, per quanto belle siano le immagini in esso contenuto perchè da l'idea che tu per prima non sappia cosa fare. Fai una ricerca sul sito dell'azienda che vuoi contattare, se hanno un catalogo se possibile cerca di prenderlo e darci un'occhiata critica.
- Non mettere tavole tutte diverse fra loro (es. una in acquerello, una in acrilico, una a matita e una in digitale): anche se bellissime danno l'idea di essere "esperimenti riusciti bene". Se non hai già più esempi di una stessa tecnica che ti piacerebbe proporre perdi (o meglio investi) un po' di tempo a creare altre tavole con lo stesso stile.
- Metti solo le cose migliori, quelle che ti piacciono. Se ti fanno una critica costruttiva non dire "in effetti non mi convinceva" gli editori lo odiano in modo allucinante XD
- Metti solo quello che sai di riuscire a fare. Evita qualcosa che, se pur bellissima, hai fatto 10 anni fa e non riesci più a rifare uguale ed evita qualcosa uscita per caso che non sei sicura di saper riprodurre: se ti chiedono un libro in uno stile che non sai gestire poi è un casino. Piuttosto, prima di mettere tavole del genere nel portfolio fai delle altre illustrazioni e vedi se  riesci a riprodurre quello stile.
- Se hai un progetto in linea con chi vuoi contattare benissimo.

L'importante in ogni caso è l'organizzazione: chi riceve il nostro materiale non si trova dentro la nostra testa: più quello che mandiamo è organizzato e comprensibile e più sarà facile per chi legge/guarda capire chi sei e cosa proponi e cosa potresti fare per loro.

3) Può volerci tempo. Non è detto che ce ne voglia, magari parti subito in quarta (ed io, sinceramente, te lo auguro). Però, come quasi tutti i miei colleghi possono sicuramente confermarti, il freelance ha bisogno di tempo per farsi conoscere, per capire cosa va bene e cosa no, per trovare la sua strada (sia in termini artistici che di efficienza lavorativa e, quindi, di ritorno economico). Nell'editoria siamo praticamente quasi tutti freelance, ma non è così in ogni ambito! Ad esempio, se la tua ambizione fosse disegnare, che ne so, giocattoli, forse potresti essere direttamente assunta in un'azienda. Dico forse perchè in quel settore ho veramente poca esperienza ma ricordo una mia amica che fu assunta da Thun e quindi aveva un regolare contratto di impiego... Anche questa è una strada che va scelta. Come freelance puoi cambiare di più, sperimentare, provare diversi contesti ma possono volerci anni per avere l'indipendenza economica e non hai nè pensione nè giorni di malattia, nè ferie ecc. Magari un giorno potresti avere uno stipendio anche più alto che da impiegata, magari no. Devi scegliere a seconda di cosa ti sembra faccia di più al caso tuo.

4) Una volta scelto l'ambito (o gli ambiti) in cui intendi lavorare tieniti aggiornata, fai corsi quando puoi e segui le fiere di settore. Si impara molto e sono ottime occasioni di conoscere colleghi e clienti, confrontarsi, crescere e capire in che direzione si muove il mercato.

5) Valuta la possibilità di trovare un'agente che ti rappresenti. Ce ne sono alcuni in Italia ma, avendo studiato lingue, puoi tranquillamente cercare fra le agenzie d'illustrazione di tutto il mondo e vedere quella che ti sembra ti rispecchi di più. Di solito trattengono il 30% dell'introito, ma A) non dovrai avere a che fare tu con i documenti, le contrattazioni e tutte le noie di questo genere e B) solitamente gli incarichi che porta un agente sono di un livello migliore rispetto a quello che uno riesce a procurarsi da solo, specie i primi tempi. Se non dovessero accettarti subito niente panico, non esistono liste nere e magari sei solo ancora un po' acerba. Riprova l'anno successivo con un portfolio nuovo!

E adesso i consigli personali. [...]

Ti lascio qualche sito per annunci di lavoro (nel lavoro di disegnatore ci sono davvero pochissimi annunci, quasi tutto il lavoro devi cercarlo da te) per iniziare a farti un'idea:
http://www.conceptart.org/go/artjobs/
http://crebs.it/jobs
http://forum.deviantart.com/jobs/offers/ (questo probabilmente lo conosci)
http://www.cfsl.net/forums/viewforum.php?f=50
http://www.lavoricreativi.com/annunci-agenzie/1-agenzie-indice.php

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