martedì 26 maggio 2015
sabato 16 maggio 2015
Bake Academy - Workshop di illustrazione
ILLUSTRATION
La Messa In Scena Dell’illustrazione.
Corpo, Movimento E Segno.
23 Maggio Dalle 10:00 Alle 18:00
Presso Spazio Cima
Docenti: Roberta Maddalena – Giordano Poloni
La rappresentazione narrativa e la sua costruzione nella combinazione di elementi grafici. In questo gioco di creazioni immaginifiche, noi illustratori rischiamo di perderci? Partecipare a eventi, posare come rockstar, cercare di emergere. Anche a rischio di dedicare poco tempo al disegno e allo studio, a crescere insomma, come persone, prima ancora che come professionisti. Allora facciamo ritorno all’essenza delle cose, le tecniche, le scelte stilistiche, i linguaggi attraverso il racconto di due percorsi professionali.
Per i costi e tutte le altre info su questo ed altri corsi vi rimando al sito web di Bake Academy: http://academy.bakeagency.it/
mercoledì 6 maggio 2015
La luce in fondo al tunnel sta dietro a una curva
Come figure creative spesso attraversiamo una gran quantità di stati d'animo racchiusi in intervalli di tempo anche piuttosto brevi.
Ovviamente ci sono tante sfaccettature ma grosso modo credo si possano racchiudere in questi tre filoni principali:
- Il momento della spensieratezza creativa e del benessere
- Il momento della depressione (faccio schifo, non migliorerò mai, tutti sono più bravi di me, ecc ecc.)
- Il momento dell'incertezza e del dubbio.
Per quanto il momento della depressione sia brutto e ci faccia stare male sempre, se siamo stati in questo ambiente abbastanza a lungo abbiamo imparato due cose:
UNO - viene ciclicamente e, altrettanto ciclicamente passa. Così, anche se una voce dentro di noi ci dice che non c'è speranza ce n'è un'altra che ci ricorda che la luce in fondo al tunnel di solito sta dietro ad una curva, per questo non la vediamo. Basta aspettare.
DUE - nessuno ci può aiutare a parte noi stessi. Non fraintendetemi, avere qualcuno vicino che ti coccola emotivamente facendoti coraggio è importantissimo e ci aiuta a sentirci amati in un momento in cui a volte nemmeno ci sembra di meritarcelo (si, siamo un po' degli inconsapevoli adora-drammi). Ma il punto è che quando siamo così depressi l'unica soluzione è alzare il fondoschiena e affrontare le nostre paure: continuare a lavorare anche se pensiamo non porti a niente, mandare portfolio a potenziali datori di lavoro anche se temiamo di non essere all'altezza, far vedere le nostre cose a colleghi e professionisti competenti anche se ci vergogniamo come ladri al pensiero di quel che potranno pensare e dire del nostro lavoro. Questo fa anche sì che gli unici a poter veramente fare qualcosa per uscire da questo stato di frustrazione nera siamo noi e nessun altro.
Una volta che sai queste due cose non ti resta che procedere per tentativi. Un po' come quando ti devi rialzare da un divano particolarmente molle o come quando devi uscire dalla piscina passando per il bordo e non dalla scaletta: se i tuoi muscoli sono allenati in uno o due tentativi sei di nuovo in piedi. Se sei alle prime armi magari saltellerai goffamente per un po', prenderai panciate a bordo piscina o dovrai fare strane acrobazie aggrappandoti al bracciolo del divano ma alla fine ne uscirai lo stesso.
Sapendo che se ne esce è più facile perseverare nel tentativo di tirarsi su, anche quando è stancante.
Il momento dell'incertezza è un po' più bastardo. Si può manifestare con o senza depressione al suo seguito e ci getta in uno stato confusionario. Ci sembra di non conoscere la nostra identità, non sappiamo se abbiamo scelto la giusta via, iniziamo a dubitare di tutto quello che facciamo e che abbiamo fatto. Ci chiediamo se forse, ad un certo punto della nostra vita non avremmo dovuto prendere la svolta B anzichè la A. Ci chiediamo se stiamo facendo troppo o, al contrario, troppo poco.
La risposta a questo momento di confusione è una temporanea apatia che può essere più o meno grave a seconda se c'è un lavoro in corso o no (anche se di solito tende a manifestarsi quando non stiamo lavorando, probabilmente perchè il nostro cervello non è sotto pressione e quindi si prende del tempo per farsi domande esistenziali).
Anche qui la cosa di solito segue uno schema che può variare ma resta sostanzialmente sempre lo stesso:
- Ci si mette in discussione.
- Non si riesce a fare più nulla.
- Si prova a fare qualcosa di diverso o ad affrontare dei dubbi.
- Si comincia finalmente ad uscirne.
La cosa interessante è che di solito, al contrario dei periodi di depressione che sono solo più o meno stancanti e basta, questi periodi hanno invece "un lieto fine". Aver messo in discussione quelle che prima erano certezze o quanto meno routine, aver pensato a possibili soluzioni e piani alternativi, aver messo in pratica qualche nuova idea, solitamente sono tutte cose che preludono ad un nuovo inizio, piccolo o grande che sia.
E spesso è proprio quello di cui avevamo bisogno.
Ovviamente ci sono tante sfaccettature ma grosso modo credo si possano racchiudere in questi tre filoni principali:
- Il momento della spensieratezza creativa e del benessere
- Il momento della depressione (faccio schifo, non migliorerò mai, tutti sono più bravi di me, ecc ecc.)
- Il momento dell'incertezza e del dubbio.
Per quanto il momento della depressione sia brutto e ci faccia stare male sempre, se siamo stati in questo ambiente abbastanza a lungo abbiamo imparato due cose:
UNO - viene ciclicamente e, altrettanto ciclicamente passa. Così, anche se una voce dentro di noi ci dice che non c'è speranza ce n'è un'altra che ci ricorda che la luce in fondo al tunnel di solito sta dietro ad una curva, per questo non la vediamo. Basta aspettare.
DUE - nessuno ci può aiutare a parte noi stessi. Non fraintendetemi, avere qualcuno vicino che ti coccola emotivamente facendoti coraggio è importantissimo e ci aiuta a sentirci amati in un momento in cui a volte nemmeno ci sembra di meritarcelo (si, siamo un po' degli inconsapevoli adora-drammi). Ma il punto è che quando siamo così depressi l'unica soluzione è alzare il fondoschiena e affrontare le nostre paure: continuare a lavorare anche se pensiamo non porti a niente, mandare portfolio a potenziali datori di lavoro anche se temiamo di non essere all'altezza, far vedere le nostre cose a colleghi e professionisti competenti anche se ci vergogniamo come ladri al pensiero di quel che potranno pensare e dire del nostro lavoro. Questo fa anche sì che gli unici a poter veramente fare qualcosa per uscire da questo stato di frustrazione nera siamo noi e nessun altro.
Una volta che sai queste due cose non ti resta che procedere per tentativi. Un po' come quando ti devi rialzare da un divano particolarmente molle o come quando devi uscire dalla piscina passando per il bordo e non dalla scaletta: se i tuoi muscoli sono allenati in uno o due tentativi sei di nuovo in piedi. Se sei alle prime armi magari saltellerai goffamente per un po', prenderai panciate a bordo piscina o dovrai fare strane acrobazie aggrappandoti al bracciolo del divano ma alla fine ne uscirai lo stesso.
Sapendo che se ne esce è più facile perseverare nel tentativo di tirarsi su, anche quando è stancante.
Il momento dell'incertezza è un po' più bastardo. Si può manifestare con o senza depressione al suo seguito e ci getta in uno stato confusionario. Ci sembra di non conoscere la nostra identità, non sappiamo se abbiamo scelto la giusta via, iniziamo a dubitare di tutto quello che facciamo e che abbiamo fatto. Ci chiediamo se forse, ad un certo punto della nostra vita non avremmo dovuto prendere la svolta B anzichè la A. Ci chiediamo se stiamo facendo troppo o, al contrario, troppo poco.
La risposta a questo momento di confusione è una temporanea apatia che può essere più o meno grave a seconda se c'è un lavoro in corso o no (anche se di solito tende a manifestarsi quando non stiamo lavorando, probabilmente perchè il nostro cervello non è sotto pressione e quindi si prende del tempo per farsi domande esistenziali).
Anche qui la cosa di solito segue uno schema che può variare ma resta sostanzialmente sempre lo stesso:
- Ci si mette in discussione.
- Non si riesce a fare più nulla.
- Si prova a fare qualcosa di diverso o ad affrontare dei dubbi.
- Si comincia finalmente ad uscirne.
La cosa interessante è che di solito, al contrario dei periodi di depressione che sono solo più o meno stancanti e basta, questi periodi hanno invece "un lieto fine". Aver messo in discussione quelle che prima erano certezze o quanto meno routine, aver pensato a possibili soluzioni e piani alternativi, aver messo in pratica qualche nuova idea, solitamente sono tutte cose che preludono ad un nuovo inizio, piccolo o grande che sia.
E spesso è proprio quello di cui avevamo bisogno.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Argomenti frequenti
acquarello
(9)
bologna
(13)
book
(29)
bozza
(17)
bozzetti
(13)
comic
(9)
comic who
(25)
concorso
(22)
consigli
(45)
contest
(10)
copertina
(11)
corso
(22)
december
(12)
dicembre
(12)
disegno
(17)
Doctor Who
(35)
F.A.Q.
(11)
fiera
(24)
Hansel e Gretel
(12)
I miei lavori
(54)
illustration
(25)
illustrations
(11)
illustratore
(28)
illustrazione
(120)
illustrazioni
(81)
Io disegno a modo mio
(11)
lavori
(12)
lavoro
(102)
libri
(18)
libro
(60)
livre
(13)
making of
(14)
matita
(47)
matite
(37)
portfolio
(8)
Roma
(12)
schizzi
(11)
striscia
(25)
vignetta
(19)
vignette
(27)
vita da illustratore
(20)
workshop
(16)
Networked Blog
Zazzle Shop
Visualizzazioni totali
Post più popolari
-
Negli ultimi e non ultimi tempi mi è capitato molto spesso - e con mia enorme sorpresa/stupore - di ricevere mail con questa domanda da part...
-
Freesias When I came back home from Annecy film festival (which was simply amazing, and I'll try to talk about it in a next post) I...
-
Dopo un po' di tempo finalmente un nuovo post sui rocamboleschi avvenimenti della "vita da illustratore". La frase che da il...
-
Illustratori un po' Carbonari: Tariffari esistenti : "Qui un elenco dei tariffari che ho reperito in giro negli anni: ANNO DI STES...
-
... Boh XDD Alle volte mi viene da pensarlo ahahah. No, vabbè, qualche nozione di base in questi anni è arrivata alla mia testolina, quindi...
-
Salve a tutti! Ieri sera ho si è tenuto l'ultimo dei laboratori del ciclo natalizio organizzati dalla cartolibreria Albatros in occasio...
-
Buonsalve. Oggi sono qui perchè ho ricevuto giorni fa una lettera da una ragazza che vorrebbe diventare illustratrice. Come già succes...
-
Qualche giorno fa ho ricevuto la mail di una ragazza che si trova ad un bivio e deve fare una scelta: mi concentro sul crearmi una carriera...
-
* LEZIONE 1 * Ciao a tutti! Prima di tutto grazie per questa prima lezione, incontrarvi è stato molto bello. Ho visto che avete tutti sti...
-
*Iscrizione a pagamento* Nei libri illustrati l’immagine evoca la parola. Il lettore, attraverso il processo silenzioso, interiore e...