Visualizzazione post con etichetta colore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta colore. Mostra tutti i post

venerdì 10 ottobre 2014

How To Create Worlds - 2 posti con sconto

*UPDATE*

Mi rimane un solo posto, per l'altro mi hanno già contattata... affrettatevi se interessati!!!

***

Occasionissima per tutti quelli che vorrebbero fare il corso di Nathan Fowkes! Questo per inciso ---> http://www.idea-academy.it/howt-to-create-worlds-ita <--- span="">




Ho a disposizione la possibilità di far partecipare due persone al corso con la quota d'iscrizione scontata, ma solo due! Scrivetemi un messaggio privato per i dettagli a questo indirizzo email: moriconi.eyembook@gmail.com 


domenica 23 febbraio 2014

Corso online di colore

Da qui potete dare una "sbirciatina" alla sua pagina ;)


Segnalo con piacere il corso online ideato da Simona Sanfilippo, bravissima illustratrice per ragazzi

Dopo aver passato gli ultimi mesi a studiare e migliorare la sua conoscenza del colore ha ideato un delizioso e curatissimo corso su come ottenere splendide palette di colori partendo da pochi tubetti, selezionati con cura.

Consigliato caldamente a tutti!

Trovate a questo indirizzo tutte le info che vi servono!
http://incantamenti.blogspot.it/2014/01/il-colore-semplici-schede-per-capirne.html

mercoledì 13 novembre 2013

Workshop: Raccontare con il colore - tenuto da Barbara Canepa

La classe si prepara alla lezione!
Rieccoci qui, per l'ultimo workshop di quest'anno di cui vi avevo già accennato nei post precedenti.

Dopo aver fatto una full immersion di character design e animazione Pixar in luglio, di uso e creazione di pennelli e textures di Photoshop con il grande Paolo Domeniconi a Follonica ai primi di ottobre e aver chiuso lo stesso mese col delizioso tea party autunnale organizzato da Arianna Robustelli e Isabella Mazzanti, dove abbiamo esplorato e ritratto ad acquarello il panorama autunnale della campagna a nord di Roma, eccoci arrivati all'ultima tappa di questo percorso: la narrazione attraverso il colore, workshop tenuto dall'incredibile Barbara Canepa e organizzato dalla De Dominicis Agency con una sempre fantastica Isabella  (se volete dare una sbirciatina ecco il link alla pagina ufficiale dell'evento).

Faccio una piccola premessa: avevo già avuto la fortuna di partecipare ad un workshop tenuto da Barbara qualche anno fa a Palermo, nel novembre 2010 (per chi vuole sbirciare il mio sketchbook dell'epoca avevo fatto una sorta di piccolo diario di viaggio) ed era stato super energizzante. Quella volta avevamo affrontato un diverso argomento, ossia come strutturare una copertina. Ricordo che, oltre a essermi divertita come una pazza, avevo ricevuto un sacco di consigli utilissimi e incredibilmente mirati e che il periodo immediatamente successivo era stato uno dei più prolifici della mia vita. Tra l'altro mi aveva aiutata ad uscire da un momento in cui mi sentivo "bloccata"; non che non riuscissi a disegnare, ma non riuscivo a PROGREDIRE e non capivo dove mi fossi arenata.

Da quel workshop è ricominciato tutto per me.

Secondo giorno

Così, quando alcune settimane fa ho visto sulla bacheca Facebook del mio amico Fabio di questa nuova iniziativa ho "rotto il porcellino" ed ho deciso di tentare a partecipare alla selezione per i partecipanti al corso (il corso è infatti aperto solo a chi già ha un po' di dimestichezza con la colorazione digitale). Quando poi ho saputo di essere stata presa l'emozione è salita alle stelle!

Barbara intenta a dedicare i libri che ha portato per i suoi corsisti

Quando ho iniziato il mio percorso come illustratrice avevo qualche inconsapevole difficoltà nell'uso del colore... nel senso che non riuscivo a rinunciare ad usare tutto l'arcobaleno mentre è stato poi vitale imparare che non tutti i colori possono essere abbinati fra loro (sembra scontato... ma non sempre lo è!). Nel 2010 era ancora tutto un impazzare di tinte e ricordo che Barbara mi diede un sacco di consigli preziosi su questo argomento e, da lì, mi sono messa al lavoro come una matta per cercare di colmare questa lacuna.

Arianna Robustelli, Antonio Zeoli ed Elisa Di Virgilio
Per tanti motivi quindi attendevo con una certa trepidazione queste lezioni: da una parte era un modo per ricollegarsi al passato e capire a che punto del mio percorso ero arrivata. Da un'altra un'occasione favolosa per avere nuovi stimoli, imparare tanto e anche per conoscere nuove persone e incontrare amici che non sempre riesco a vedere (siamo sempre tutti segregati come orsetti nelle nostre tane, c'è poco da fare!).

L'incontro con altri corsisti è una delle mie parti preferite, prende un buon 50% di ogni workshop... non so se sono sempre stata fortunata io o se la nostra è una categoria composta di sole persone meravigliose... ma ogni volta è bellissimo tornare con nuovi amici, dopo aver riso come matti ed essersi scambiati i peggiori aneddoti (qualcuno ancora ride per una certa regina di cui si parlò...).

Questo workshop ha avuto la sua identità, ancora una volta diversa dai precedenti, ancora una volta lasciandomi qualcosa di importante. In questo caso si è trattato principalmente di un flusso di informazioni: Barbara ci parlava, raccontandoci il suo percorso, affrontando alcune cose che sono importanti nel suo modo di lavorare, mostrandoci passo passo quello che è il suo universo e il modo in cui lo costruisce. Noi invece lavoravamo alle nostre tavole e quello che facevamo, almeno nel divenire, non era un esercizio da correggere, ma era un modo per lei per apprendere informazioni su di noi, su chi siamo e su come portiamo il nostro piccolo mondo sul foglio.

Un'altra cosa importante da non sottovalutare è avere l'occasione di confrontarsi con gli altri colleghi: ecco Arianna Rea
che si fa un giretto dopo aver ritirato il suo libro firmato ;)
Il primo giorno di lezione ero talmente tesa che ho ascoltato tanto ma combinato niente in termini pratici. Seriamente, ho aperto il computer e ho pensato: "beh? Che faccio? Come si usa questo coso?". Panico.
Ho dato le basi e messo qualche ombra.

Tornata a casa ero divisa fra la grandissima eccitazione per le cose nuove che già avevamo iniziato a conoscere - e che avevo voglia di sperimentare - e la depressione causata dalla stanchezza e dalla sensazione di essere un pesce fuor d'acqua.

Così mi sono messa a dormire e ho messo la sveglia l'indomani mattina presto (alle ore 6.00) per portare avanti la tavola iniziata e cominciare il secondo esercizio. Dal momento che ero nel turno pomeridiano infatti potevo approfittare delle ore mattutine lavorare prima della nuova lezione.

ALLE 4.00 MI SI SPALANCANO GLI OCCHI.
Inizio a pensare: "potrei sperimentare questo... quello... potrei fare delle prove colore così e cosà...." e intanto l'altra parte di me mi urlava: "Stai zitta Grande Giove, per Diana e compagnia bella! Silenzio ho sonno! Dormi! Dormi ti prego!"

Ma niente da fare. Ci ho messo un'ora a sedare il mio cervello, costringendolo a pensare a cascate e prati in fiore new age, il tutto con scarsissimi risultati.

Ecco alcune delle cose prodotte quella mattina, nel pieno delle mie facoltà mentali o quasi.
Dico scarsissimi perchè io sono una che tocca il materasso e cade in catalessi. Per averci messo un'ora queste idee new age non devono essere state il massimo della pensata. Ma erano le maledette 4 del mattino: mi sento scusata.

Francesca Zambon e Riccardo Pieruccini non possono credere ai loro occhi... che segreti celerà questo scatto?
Il secondo giorno prosegue similmente al primo, ma io finalmente mi riprendo e ingrano una marcia migliore. E la sera si esce fuori a cena insieme! Purtroppo non ho foto della serata, posso solo dirvi che grandi piani sono stati elaborati e che da un domani di difficile collocazione temporale il mondo che conoscete non sarà più lo stesso (e ora una bella risata malvagia con eco).

Pausa pranzo! Tutti al riparo dalla pioggia sotto un'amichevole tettoia
In compenso ho qualche foto del pranzo del giorno dopo, come potete vedere!


Già che ci "troviamo in zona" con le foto ne approfitto per dire che ho amato la zona di Roma dietro la metro Cavour, in via del Boschetto, dove si è svolto il workshop. Per un motivo o per l'altro non mi ero mai spinta in quel punto preciso anche se negli anni ci ho sempre girato attorno... ed è veramente delizioso! Veramente una bella scoperta. E poi adoro i negozianti e le loro idee... come questa:

L'ho notata l'ultimo giorno mentre come al solito correvo per non arrivare tardi all'appuntamento per pranzo. Ma non
potevo non fotografarlo, sarebbe stato un crimine!

Nella foto qui sopra, sulla destra, potete notare come il nostro gentile Fabio si sia prestato per fornirci una valida reference fotografica di esempio sulle controluci derivate dall'ambiente circostante! Che poi si sia prestato a causa dello sfinimento per gli 8.000 scatti fotografici già subiti è una quisquilia di assai poca rilevanza, dunque perchè soffermarvisi.

Insomma, il terzo giorno è arrivato e con esso anche la correzione dei lavori svolti. Il momento che tutti aspettavano con un poco di timore è stato invece veramente interessante.

Infatti tutti abbiamo stili diversi, un diverso approccio alla scelta dei colori e al modo di darli. Sentire per ognuno di noi i commenti di Barbara ci ha aiutato a capire i punti di forza e quelli deboli di scelte che da soli, magari, nemmeno avremmo mai affrontato. E' stato un po' come trovare un easter egg con contenuti aggiuntivi insomma! E lei è stata sempre molto carina, pronta a farsi due risate con noi quando qualcosa non funzionava e rendendo così questo un momento di apprendimento di grande partecipazione senza disagio.

In sintesi? Consigliatissimo!

Ecco uno dei miei lavori, dalla matita di partenza al lavoro finito.

lunedì 22 ottobre 2012

Abbinare i colori


Ognuno ha i suoi talloni d'Achille.
Io per esempio ho sempre amato disegnare, ma anni fa odiavo colorare. Con tutta me stessa. Preferivo il momento del disegno, mi sembrava l'unico momento veramente creativo. La colorazione mi appariva spesso come un procedimento mortalmente noioso.

Quando, finito il liceo, mi sono iscritta all'Accademia dell'illustrazione e della comunicazione visiva di Roma (simpaticamente 12 anni fa), ho iniziato a conoscere alcune tecniche nuove e ho iniziato a divertirmi di più... e ho capito una cosa importante e apparentemente banale: se non conosci come fare una qualsiasi cosa finisci per pensare che sia difficilissima e anche un po' ostile. A tratti persino un tantino mordace. Nei tuoi confronti, ovvio.

E così ho iniziato a usare i colori.
Ed è stato chiaro sin da subito - anche se non a me, non del tutto almeno - che le mie abilità di partenza potevano dirsi situate nell'aria dei numeri negativi. O dei numeri immaginari, più probabilmente.
Dal modo in cui abbinavo da anni e anni i miei capi di vestiario qualcosa avrei dovuto sospettare... ma niente! Procedevo inesorabile e felice, utilizzando tavolozze di 5000 colori nel raggio di 1 cm oppure semplicemente accostando i colori come mi sembrava più logico.
La logica può trarre in inganno.


Al mio esame finale fui argomento di discussione fra i due professori esterni della commissione. Ad uno ero piaciuta perché avevo un tratto pulito e grafico (era un grafico) e l'altra mi avrebbe cancellato dall'esistenza per la mia scarsissima sapienza nell'uso del colore (era un'illustratrice molto pittorica).
Quella, per quanto possa sembrare incredibile, fu l'esperienza che mi fece aprire gli occhi, fare due più due, e che portò alla mia attenzione il problema: che nonostante gli anni di scuola fossero finiti non capivo come scegliere e abbinare i colori. 

Ormai la colorazione mi piaceva e mi divertiva, non era un problema di antipatia. Ero proprio negata.

Siccome però sono testarda come un mulo mi sono detta filosoficamente che avrei superato il problema con l'esercizio e l'esperienza. E col passare del tempo pensavo di essere migliorata... ma capivo che c'era ancora qualcosa che non andava.

Quello che non andava era la mancanza di un confronto, di un riscontro da parte di altri illustratori determinati a dirti senza peli sulla lingua cosa non va in ogni singolo millimetro del tuo lavoro.

L'occasione per rispolverare la questione è arrivata un paio di anni fa, in un momento molto brutto della mia vita lavorativa, in cui mi sentivo particolarmente demotivata e incapace. Sono venuta a sapere che un'autrice che stimo moltissimo, tra le varie cose per il suo magistrale uso del colore, avrebbe tenuto un corso in quel di Palermo... parlo di Barbara Canepa;  e che, una volta tanto, la quota era abbordabile per le mie finanze (anche se con un piccolo aiutino da parte della mamma, grazie mamma u__u).
Arrivo lì, bellissima esperienza, abbondante dose di figuracce come al mio solito e anche lì... le cose si ripetono: disegni bene ma per carità del cielo, che ti hanno fatto di male i colori? Ti tengono in ostaggio che ti senti in dovere di usarli tutti insieme nello stesso lavoro? Oltretutto in tonalità che non hanno affatto intenzione di fondersi fra loro in modo armonico?
Nessuno mi ha detto esattamente questo ma.... quasi XD

E l'ho enormemente apprezzato.


A quel punto ho deciso di seguire il consiglio ricevuto e di usare pochi colori - 2 o 3 al massimo - per tavola.  Era un'esperienza del tutto nuova e ho cercato di controllarla rigidamente. Inoltre, siccome i colori saturi tendevano a sfuggire al mio controllo, ho usato per almeno un anno una palette totalmente desaturata, con colori spenti e grigissimi. Credo che alcuni di quei lavori mi siano anche venuti bene, ma sarebbe stato da aspettarselo che non sarebbero stati giudicati facilmente vendibili nel mercato del libro per bambini. E infatti, alle successive fiere di Bologna e di Montreuil la cosa mi è stata presentata in questi esatti termini: bei disegni ma i colori, anche se belli, non vanno.

E lì c'è stato un momento di frustrazione: QUESTI DANNATI COLORI NON VANNO MAI!

E ho ricominciato a sperimentare a provare e a cercare di capire... quest'anno, finalmente, ho iniziato ad avere qualche soddisfazione! Un po' grazie all'osservazione di autori che amo, un po' grazie alla pittura (non l'illustrazione, intendo proprio mettersi a dipingere con il cavalletto), che mi ha aiutato ad usare il colore in modo molto più liberatorio e scanzonato.

Di strada da percorrere davanti a me ce n'è ancora tanta. Ma forse ho iniziato a saper leggere la cartina e questo pensiero mi da fiducia ^_^

mercoledì 14 ottobre 2009

Corso di fumetto Ecoline - Parte 1


Ed eccoci di nuovo qui!
Chiedo venia se ancora non ero riuscita a mettere online le lezioni di colore ma finalmente cominciamo!

Per il nostro corso abbiamo scelto di usare come tecnica principale di colore quella delle ecoline: si tratta di colori sintetici ad acqua dai toni sgargianti.
Il lato forse un po' scomodo è che il colore si asciuga subito sulla carta e tende a corroderla in fretta, quindi bisogna avere una mano veloce per evitare di fare pasticci.

In questo post quindi vi voglio consigliare alcuni esercizi per iniziare a prendere confidenza con i colori. Per questi esercizi basteranno i 3 colori primari: cyano, magenta e giallo.

FIGURA A:

Iniziate a farvi dei quadrati di colore sulla carta asciutta e cercate di dare la tinta piatta con il colore puro senza sbavature, facendo attenzione a non lasciare macchie più scure o più chiare.
Ricordate che tanto più è grande la superficie di carta da colorare tanto più è difficile non macchiare (specie con le tinte azzurre).
Quindi esercitatevi mano mano con superfici sempre più ampie.

FIGURA B:

Partendo dal colore puro schiaritelo con l'acqua facendo un gradiente verso il bianco.

FIGURA C:

Per vedere come si comporta il colore su una superficie già impregnata d'acqua. Bagnate una porzione di foglio e poi stendete una goccia di colore.
Provate anche a vedere come cambia l'effetto con la carta più o meno bagnata.

FIGURA D:

Differenze fra carta asciutta e bagnata.
Con il pennello bagnate una striscia di foglio. Poi fate partire il colore dalla zona asciutta della carta e fatelo finire in quella bagnata. Potete fare anche il contrario.
Un'altra variante può essere con tre strisce: o bagnata - asciutta - bagnata, oppure asciutta - bagnata - asciutta. Fate passare delle righe di colore ed osservate come si comporta.
Quando vi sentirete più sicuri potete anche provare a riprendere con il pennello il colore sulla carta bagnata e a "modellarlo" secondo il vostro estro :)
(In classe abbiamo fatto l'esempio del viale alberato).

FIGURA E:

Scegliere due colori primari e far sfumare da un colore all'altro cercando di mantenere la tinta pura alle due estremità.
Con questo esercizio tra l'altro si inizia a notare quali colori sono dominanti rispetto agli altri, se quindi per mantenere l'equilibrio sia necessario più o meno in termini di quantità di una determinata tinta e quale passare prima o dopo.
Altra cosa importante che emerge sono i colori che si vengono a creare con l'incrocio dei primari.

FIGURA F:

Esercizio uguale a quello di figura A. Questa volta schiarire il colore con l'acqua per ottenere delle tinte pastello. Più acqua aggiungerete più, logicamente, il colore verrà chiaro.

FIGURE DALLA G ALLA L

Creazione di nuovi colori a partire dai primari.
A seconda della quantità di una o dell'altra tinta otterrete delle varianti. Qui ad esempio abbiamo 3 tipi di marrone (a - terra d'ombra bruciata, b - terra di siena naturale, c - rosso inglese).
Partendo dal colore c (rosso inglese), schiarendolo e aggiungendo terra di siena e una punta di giallo, potete ottenere un colore adatto per colorare un incarnato.
Sotto ci sono altre tinte come una gamma di verdi (ottenute dosando diversamente blu e giallo), di viola (con blu e magenta) e un rosso (giallo e magenta).
Ma ne potete creare ancora molte altre, dosando i colori, sporcandoli con punte di altri colori e aggiungendo dell'acqua.... buon lavoro!!!!



Argomenti frequenti

Doctor Who (35) F.A.Q. (11) Hansel e Gretel (12) I miei lavori (54) Io disegno a modo mio (11) Roma (12) acquarello (9) bologna (13) book (29) bozza (17) bozzetti (13) comic (9) comic who (25) concorso (22) consigli (45) contest (10) copertina (11) corso (22) december (12) dicembre (12) disegno (17) fiera (24) illustration (25) illustrations (11) illustratore (28) illustrazione (120) illustrazioni (81) lavori (12) lavoro (102) libri (18) libro (60) livre (13) making of (14) matita (47) matite (37) portfolio (8) schizzi (11) striscia (25) vignetta (19) vignette (27) vita da illustratore (20) workshop (16)

Networked Blog

Zazzle Shop

Visualizzazioni totali

Post più popolari

Zazzle shop - Comic Who

Tandem Jeunesse 2011

Tandem Jeunesse 2011
Cette année, je participe aussi!

Comic Who

Comic Who
http://www.comicwho.com/